«Come Romeo e Giulietta hanno ucciso Verona, la città dell’amore».
Titola così l’ultimo articolo di Tobias Jones sul Daily Mail, diffuso tabloid britannico. Il giornalista inglese attacca la città con la scusa di mettere in guardia il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e la sua bella Carla Bruni dallo scegliere Verona quale destinazione per la luna di miele. Nei giorni scorsi, infatti, i giornali di mezzo mondo, si sono occupati delle vicende amorose del presidente transalpino il quale, in un turbinio di voci e smentite, era atteso in un bed&breakfast di «charme» a Negrar in compagnia della modella italiana. Da qui lo spunto per il giornalista di parlare male di Verona, definendola una «Disneyland dell’amore piena di gente che vive alle spalle della leggenda di Romeo Giulietta e che si approfitta di turisti creduloni». Jones dipinge una città dove appena arrivati si viene subito presi in ostaggio da orde di coppiette e sedicenti guide turistiche pronte ad accompagnare i visitatori in «tour dell’amore» melensi e di cattivo gusto. Il balcone di Giulietta viene descritto come una sorta di truffa: 3,10 euro e mezz’ora di coda per affacciarsi da un poggiolo costruito nel 1920. E poi la statua di Giulietta, la sua tomba e i graffiti: nulla sfugge al giornalista che demolisce l’immagine di una città, che definisce un concentrato di cliché volgari. Nemmeno l’Arena la fa franca. «I turisti vengono da ogni angolo del mondo per vedere gli spettacoli. Dico vedere, perché a meno che non si acquisti il biglietto d’oro da 183 euro difficilmente si riesce a sentire qualcosa», scrive Jones. La tragedia, prosegue il giornalista autore anche di un libro sulla storia dell’Italia dal secondo dopoguerra, è che questa città un tempo era una «piccola Roma», una capitale del nord dove fiorivano arte, cultura e commercio. «Questi giorni gloriosi sono lontani», conclude Jones, scagliandosi contro la decisione del sindaco Tosi di vietare alla gente di mangiare panini sui gradini di Palazzo Barbieri. «La prima persona a ricevere una multa di 50 euro è stato un bambino di 4 anni», scrive indignato, prima di concludere: «La città di Romeo e Giulietta è diventato un parco divertimenti dai prezzi esorbitanti dove i bambini non possono nemmeno mangiarsi un panino... Se sono mai esistiti, i due amanti si stanno rigirando nella tomba». Ma Tosi non ci sta: «Giornalismo spazzatura. Solo così può essere definita l’immagine volgare e tendenziosa che fornisce di Verona l’articolo. L’inchiesta del signor Jones su Verona appartiene al mondo della fantasia, non della notizia, come la luna di miele veronese della coppia Sarkozy-Bruni che ha ispirato l’articolo. Quel che però è certo è che tra 400 anni si parlerà ancora di Shakespeare e di Verona, mentre di Tobias Jones fra 4 giorni non parlerà più nessuno». Quanto al divieto di consumare panini fuori da spazi consentiti, il sindaco chiosa: «Non so se in Gran Bretagna si possa impunemente bivaccare sulle scale di Buckingham Palace, ma so che il signor Jones, anche in questo caso, manifesta una vera idiosincrasia alla verifica delle notizie: in Italia nessun cittadino al di sotto dei 18 anni può essere multato».
Di Giorgia Cozzolino (L'Arena)
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