La giunta approva l’istituzione del servizio stanziando 50mila euro. Il via in settembre, nessun compito di ordine pubblico ma di vigilanza e tutela
Prime adesioni per le ronde civiche
Una dozzina di volontari si sono presentati in Comune. Saranno fatte convenzioni con associazioni interessate a partecipare
Si chiameranno assistenti civici e il loro compito sarà «rendere la città più pulita, più sicura e più ordinata». Ieri la giunta comunale ha approvato l’istituzione delle «ronde», stanziando un primo finanziamento di 50 mila euro. I volontari verranno impiegati in diversi ambiti: tutela dell’infanzia attraverso il presidio delle scuole e dei percorsi casa-scuola, tutela ambientale con la vigilanza in giardini, parchi e aree verdi, supporto all’operato dei vigili, attività in ambito sociale. Non avranno compiti di ordine pubblico e saranno disarmati. Avranno in dotazione solo un telefono cellulare o una radio ricetrasmittente e saranno coordinati dalla polizia municipale. Intanto, in Comune si sono già presentati una dozzina di aspiranti «vigilantes», di età compresa fra i 40 e i 60 anni, già distintisi per il loro senso civico. Alla presentazione dell’iniziativa, il sindaco Flavio Tosi era affiancato dall’assessore regionale alla sicurezza Massimo Giorgetti, di An. «Chiamarle ronde sarebbe fuorviante», afferma il sindaco, che precisa: «Saranno veri e propri assistenti civici con compiti di vigilanza sul territorio». Tali compiti saranno svolti da volontari che fanno parte di associazioni con le quali Palazzo Barbieri stipulerà convenzioni ad hoc. «Il Comune», sottolinea Tosi, «garantirà la correttezza e l’integrità morale del personale». Essi riceveranno un rimborso spese e il Comune garantirà loro una polizza assicurativa. Il sindaco, che dice di aver già ricevuto alcune adesioni, annuncia: «Contiamo di sottoscrivere le convenzioni entro l’estate, per avviare il progetto a settembre». La convenzione prevede che il Comune provvederà alla formazione e all’addestramento dei volontari. «Saranno assolutamente disarmati», precisa Tosi. Per farsi riconoscere indosseranno un corpetto o un bracciale. «Il loro compito», ripete Tosi, «sarà garantire una presenza amica e rassicurante sul territorio per dissuadere o prevenire comportamenti illeciti o contrari alle regole del senso civico. È esclusa, quindi, ogni forma di azione repressiva, perché in caso di necessità dovranno limitarsi a fare una segnalazione alle forze dell’ordine». La polizia municipale, in questi giorni, sta completando una mappatura delle zone più a rischio in cui saranno collocate colonnine per la richiesta di soccorso. I volontari si muoveranno a due a due o a gruppetti durante i servizi diurni e i turni serali, dalle 20 alle 2. Saranno ammessi anche gli immigrati aderenti alle associazioni convenzionate, ma non i gruppi di stranieri. Saranno preziosi, è stato sottolineato, soprattutto come mediatori culturali. Tale impostazione, afferma Giorgetti, «è pienamente condivisa dalla Regione perché si individua un quadro normativo preciso e si stabiliscono con chiarezza le modalità operative per l’uso dei volontari». Il provvedimento, assicura l’assessore regionale, « potrà accedere ai finanziamenti veneti». Giorgetti ha sottolineato che potranno aderire anche le associazioni di protezione civile. «La tolleranza zero in cui crediamo», aggiunge, «prevede anche di contrastare le azioni di degrado dell’ambiente, come lo smaltimento abusivo di rifiuti, e anche questo sarà un campo di impegno per gli assistenti civici» . E.S.
FONTE: L'ARENA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
io lascio un commento!!!!!!!!!!!!!!
voglio contribuire anch'io al dibattito!!!!!! aspetto risposta alla mia tesi!!!!!
Grazie per aver commentato..è sempre bello vedere gente che perde un pò del suo tempo per commentare il nostro blog. Grazie il tuo tempo è certamente usato al meglio!
Posta un commento