29 agosto 2009

Classifica delle università italiane

Ma veniamo alla tematica odierna: la ormai famosa classifica "meritocratica" delle università italiane.

E' di qualche giorno fà la notizia che da quest'anno agli atenei cosiddetti "virtuosi" andrà un finanziamento più consistente, mentre quelli spendaccioni e inefficienti dovranno accontentarsi di meno risorse: Trento è al primo posto, Verona al 26esimo, Macerata all'ultimo.
La classifica viene stabilita sulla qualità della ricerca e quella della didattica, all'interno delle quali fattori come "i rapporti con l'estero" o le strutture non sono certamente esclusi dalla valutazione.
Tra i 27 bocciati che avranno meno fondi ci sono soltanto tre atenei del Nord, mentre tra gli atenei promossi solo 2 sono del Sud.
Poche ciance, qui si sta cercando di tracciare un'ulteriore confine tra settentrione e meridione. L'ingenua (o furba) Gelmini forse confonde "meritocrazia" con "discriminazione". Non ritengo questo, il togliere fondi alle università che ne hanno maggiormente bisogno, il metodo migliore per far crescere le università del Sud. L'intento è chiaro (e peraltro nemmeno tanto nascosto): orientare gli atenei meritevoli verso l'eccellenza e togliere le speranze di una vita migliore a quelli al momento un passo indietro.

Il governo, che rappresenta lo Stato, non può essere fautore di una politica di ulteriore divisione del paese. Il governo deve garantire l'uguaglianza tra i cittadini, l'uguaglianza tra gli atenei, l'uguaglianza tra l'istruzione che viene impartita a Nord e quella che viene data a Sud. Ringrazieranno tutti quelli che saranno costretti a migrare a Nord per trovare un'università che possa garantire loro un'istruzione migliore, ma soprattutto quelli che per condizione sociale tutt'altro che benestante si dovranno accontentare di atenei resi mediocri dall'attuale governo.

Ultima nota riguardante le bugie o le omissioni del Ministro dell'Istruzione Gelmini. Ricorderete tutti le parole del ministro in merito alle bocciature scolastiche aumentate rispetto agli anni passati. Bene, vi consiglio di leggere il seguente articolo.

Cosa ne pensate? La Gelmini sta facendo un buon lavoro?

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