Eccoci di nuovo a confrontarci, a fare il punto della situazione sull’amministrazione del comune di Verona.
Ancora un po’ di tempo è trascorso ed ha permesso alla neo-sindaco e alla sua giunta di iniziare a delineare concretamente la politica per Verona: analizziamo dunque i prima provvedimenti.
A scanso di fraintendimenti o critiche circa l’obiettività dei fatti, necessaria in quanto base fissa e certa ovvero punto di partenza comune per un positivo confronto, vi fornisco il testo integrale dell’ufficio stampa del comune.
Sono notizie neutre, o presunte tali, si auspica dunque che almeno il testo di queste non venga strumentalizzato o peggio ancora considerato come insignificante (perché tale sarebbe dunque la politica che li ha prodotti).
Depositato dal Sindaco Tosi l'atto di denuncia contro La Chimica 29/06/2007
Il sindaco Flavio Tosi ha depositato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Verona l’atto di denuncia nei confronti del centro sociale La Chimica, per l’occupazione abusiva dell’ex scuola materna di via Perini nel quartiere di Borgo Santa Croce. “Lo stabile tutt’ora occupato –è scritto nel documento- risulta destinato a centro di aggregazione sociale per gli abitanti del quartiere, così come previsto dalla delibera di giunta comunale del 30 novembre 2005, che ha approvato il relativo progetto. Risulta pertanto necessaria e urgente la reimmissione dell’immobile nel legittimo possesso da parte dell’amministrazione comunale per l’avvio dei lavori, che prevedono la demolizione dell’ex scuola e la realizzazione di una nuova palazzina da destinare al nuovo centro di aggregazione del quartiere”. Il sindaco denuncia anche “l’esercizio di attività commerciali abusive nell’area occupata, divulgate dagli organi di stampa come ad esempio la manifestazione Critical Wine, organizzata dal centro sociale in concomitanza con il Vinitaly”.
La legalità è un principio cardine non solo del nostro ordinamento ma anche del vivere comune.
Il rispetto delle regole è il presupposto di ogni sociètà e non si può certo accettare il carattere cedevole di esse alle esigenze del singolo.
L’occupazione abusiva di un edificio pubblico costituisce una violazione della legge e in quanto tale far sorgere inevitabilmente delle responsabilità per l’illecito.
A questo proposito il sindaco Tosi ha utilizzato la forma della denuncia contro ignoti per innescare i procedimenti giudiziari.
Tutto ciò è lecito ma il dovere del sindaco, come di ogni amministratore o nel suo piccolo anche ogni capo-famiglia, non è trovare una soluzione bensì la soluzione migliore.
Lo spinoso problema è stato affrontato politicamente nel modo peggiore possibile.
Con questo atto il sindaco non ha operato da politico bensì da padrone del pubblico che chiede tutela per la sua proprietà violata. L’aspetto più riprovevole non è tuttavia questo.
Il centro sociale La Chimica è storicamente schierato a sinistra e questo sgombero rientra chiaramente in un’ottica vendicativa. Certo, era nel programma di Tosi sin dall’inizio, infatti è un atto che porta ad aggravare la frattura di quelle frange estreme della gioventù veronese che , ahimè e ahiloro, non perdono occasione di provocarsi e scontrarsi anche violentemente dando vita a risse.
Non voglio entrare nel merito di questi atti di cronaca e mi limito a denunciare l’idiozia di coloro che affrontano con le mani i temi della politica, convertendo, con approccio violento da hooligans, la dialettica in muro contro muro ideologico.
Mi pare però inevitabile qualificare, alla luce di questa realtà, come irresponsabile qualsiasi atto che provochi ulteriore tensione. Non sostengo che Tosi avrebbe dovuto ignorare il problema, come colpevolmente ha fatto l’amministrazione Zanotto, bensì affrontarlo in diversa maniera.
Come?Ad esempio anche solo convocare i responsabili del centro sociale sarebbe stato un atto di civiltà politica dovuto. Per quanto situato abusivamente in quell’edificio, il centro sociale è una realtà del comune di verona a cui fanno capo decine di persone che sono a tutti gli effetti cittadini come gli altri. Troppo comodo liquidare la questione così! Forse si è ritenuto (colpevolmente) uno sforzo vano , ma siamo certi che i modi adoperati non siano da giustificare dalla connotazione politica della controparte. Sicuramente non c’era il timore di perdere voti.
Il sindaco Tosi firma l'ordinanza contro la prostituzione 02/07/2007
Il sindaco Flavio Tosi ha firmato oggi l’ordinanza “finalizzata ad una maggiore sicurezza stradale” per stroncare l’esercizio della prostituzione sulle strade della città.L’ordinanza, che interessa l’intero territorio comunale, è stata trasmessa a Prefettura, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Polizia provinciale di Verona.Entrerà in vigore fra 15 giorni a partire da domani, dopo il periodo di esposizione all’albo pretorio comunale.In base all’ordinanza “in tutto il territorio del Comune di Verona è fatto divieto a chiunque di fermare il veicolo per contrattare sulla pubblica via prestazioni sessuali a pagamento”.“Scopo dell’ordinanza è quello di multare chi contratta prestazioni sessuali- spiega il sindaco Flavio Tosi- con l’intento di colpire soprattutto nelle zone dove maggiori sono il degrado e il disturbo causato ai cittadini dalla presenza del fenomeno della prostituzione”. “Verranno di conseguenza intensificati i controlli delle Forze dell’Ordine nei quartieri cittadini -continua il sindaco- e verrà installata un’adeguata segnaletica stradale per informare i clienti delle lucciole del divieto in vigore”.“Se l’interessato –specifica il testo dell’ordinanza- è a bordo di un veicolo, la violazione si concretizza nella “fermata del veicolo” per richiedere informazioni, ovvero contrattare, ovvero concordare prestazioni sessuali con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada” o che per l’atteggiamento, l’abbigliamento o per le modalità comportamentali, manifestano comunque l’intenzione di esercitare l’attività consistente nella fornitura di prestazioni sessuali.Consentire quindi la salita sul proprio veicolo “di uno o più soggetti come sopra identificati –specifica il provvedimento sottoscritto oggi- costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente Ordinanza”.Per le violazioni alla presente ordinanza saranno applicate le sanzioni amministrative previste dal vigente Codice della Strada (pari a 36 euro), “fatte salve le ulteriori sanzioni penali e amministrative”.
Considero questo provvedimento una iniziativa positiva, in quanto affronta un tema molto delicato, ma anche qui vi sono obiezioni da fare.
Prima di tutto bisogna far presente che una ordinanza di eguale contenuto era stata emanata già in passato e venne respinta dalla Cassazione in quanto atto fuori dalla competenza dell’amministrazione comunale.
Questo rigetto era motivato dalla centralità del concetto di decoro e buon costume. La nuova ordinanza ha lo stesso impianto normativa perciò la sua strada è tutta in salita.
In secondo luogo è grave che non venga nemmeno preso in considerazione il dramma sociale che pesa su questo tema. Non dimentichiamo che la parte debole, e quindi maggiormente da tutelare sono quelle ragazze, spesso minorenni, sfruttate e costrette ad una vera e propria condizione di schiavitù. E’ indispensabile predisporre e potenziare case di accoglienza e reti di tutela per salvare queste persone dai loro aguzzini.
In ultima analisi reputo altrettanto utile e non marginale intervenire anche sul piano dell’educazione : non si prospetta qui un’offensiva moralizzatrice per colpevolizzare i “clienti” ma semplicemente invitare alla riflessione ( non incentrata sulle preoccupazioni del "cliente"ma andando un pò oltre e riflettendo sulle conseguenze, sulla vita altrui e sulla società. ad es. pensando che anche un solo cliente aumenta il giro d’affari di questi sfruttatori…)
Una ventina tra kebab e phone center controllati dai Vigili 07/07/2007
Una ventina di esercizi controllati, quattro sequestri, cinque persone fermate e accompagnate al Comando per identificazione, un appartamento abusivo, un parrucchiere irregolare, borse e altri oggetti contraffatti recuperati.Questo il bilancio dei controlli che Polizia Municipale e tecnici dell’Usl 20 hanno portato a termine ieri, dal pomeriggi fino a sera inoltrata. Via XX Settembre, via Cantarane, via dei Mutilati, via Bassa, Salita San Sepolcro e via Cristofoli i luoghi delle verifiche.phone center, kebab, minimarket e negozi di alimentari sono stati passati al setaccio per verificare il rispetto delle normative specifiche di settore, a tutela sia della salute del consumatore che della sicurezza pubblica.Molte le infrazioni alle norme che sono state riscontrate. Locali in cattive situazioni igienico-sanitarie, mancanza di registrazioni degli utenti dei pc collegati a internet, alimenti malconservati, vie di fuga secondarie per evitare un controllo. Perfino un magazzino interrato trasformato in miniappartamento, in una situazione assolutamente inidonea, oltre ad aspetti più amministrativi come la irregolare protrazione dell’orario o l’esercizio abusivo di parrucchiere all’interno di un negozio di alimentari, in violazione delle norme igieniche.Sono complessivamente otto le violazioni accertate dalla Polizia Municipale per questi aspetti. Probabilmente un’altra decina quelle che definiranno direttamente gli ispettori dell’Usl, in base a tutti gli elementi raccolti. In un esercizio sono stati trovati alimenti conservati a temperatura ambiente (sarebbero dovuti essere in frigo, a massimo 4 gradi).Su tutti i locali controllati ieri sono ora in corso ulteriori accertamenti, per verificare il rispetto delle linee guida stabilite dalla Regione per questo tipo di attività
Sembra una semplice notizia di cronaca ma non lo è.
Il comunicato sottolinea l’azione di controllo della Poizia Municipale e dell’Usl. Niente da commentare: la legalità (cfr sopra) non è contrattabile perciò onore e merito a chi svolge a pieno il lavoro di controllo a tutela della sicurezza dei cittadini.
Questa notizia è però incompleta. I giornali hanno riportato i fatti aggiungendo che tutti questi blitz sono avvenuti in presenza fisica del sindaco Tosi.
Per prima cosa non è compito di un sindaco svolgere azioni di polizia .
A che titolo Tosi partecipava al blitz?
Se a titolo di privato cittadino, è evidente che non è permesso a nessun cittadino compiere o assistere direttamente a queste azione e pertanto era fuori luogo.
Se a titolo di primo cittadino le considerazioni sono due:
1-era fuori luogo,il sindaco è un amministratore e come tale il suo lavoro lo svolge da dietro una scrivania (la massima azione sul campo deve essere una inaugurazione...) , che stia a palazzo Barbieri dunque o altrove necessario per lavorare per la città: improduttivo!
2-politicamente è una azione a mio avviso molto grave. Contribuisce a fomentare polemiche sul facile accostamento, molto strumentalizzato dalla Lega di Tosi (ma non solo), tra immigrati e illegalità. Si alimentano i pregiudizi della gente, i timori di “invasioni barbariche”, che non fanno altro che alimentare la tensione ed aggravare l’emergenza sicurezza (ancora benzina , anziché acqua, sul fuoco). Non posso che giudicare ancora una volta come irresponsabile un tale atteggiamento.
Da questa vicenda emerge chiaramente l’immagine che vuole dare di sé Tosi:
il sindaco-giustiziere, lo sceriffo di Verona… inutile ricordare che non siamo nel West (ove per altro sindaco e sceriffo erano persone e cariche diverse..)
Sindaco Tosi firma ordinanza per decoro e tutela della città 10/07/2007
E’ stata firmata oggi dal Sindaco Flavio Tosi l’ordinanza “finalizzata a tutelare i monumenti e gli spazi del centro storico e dell’intero territorio comunale contro atti contrari al decoro e alla decenza”. L’ordinanza, trasmessa a Prefettura, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Polizia provinciale di Verona, entrerà in vigore tra sette giorni, dopo il periodo di esposizione all’albo pretorio comunale. “Scopo del provvedimento- ha precisato il sindaco - è quello di impedire fatti e comportamenti che spesso si pongono in contrasto con le norme previste dall’Amministrazione a tutela dell’igiene pubblica e della salute dei cittadini e con il rispetto del decoro della città e della sua immagine.“Per rispondere alle esigenze dei visitatori- ha aggiunto il sindaco Tosi- l’Amministrazione provvederà ad attrezzare aree verdi per la sosta in cui turisti e cittadini potranno consumare indisturbati cibi e bevande”. Sarà vietato - si legge nel testo- “consumare cibo all’ingresso e sulle scalinate di accesso dei principali monumenti, in particolare l’Anfiteatro Arena, il Palazzo della Gran Guardia, Palazzo Barbieri, Castelvecchio, Casa di Giulietta, Tomba di Giulietta, Arco dei Gavi, Palazzi Scaligeri, Domus Mercatorum, l’area antistante tutte le chiese cittadine”. L’ordinanza proibisce inoltre di “gettare carte, bottiglie e qualsiasi altro rifiuto solido o liquido al di fuori degli appositi contenitori; bivaccare o sistemare giacigli; deturpare o imbrattare i monumenti con disegni e scritte; bagnarsi nelle vasche pubbliche ed utilizzarle per il lavaggio di cose e animali; passeggiare o sostare a torso nudo in maniera non decorosa”. I trasgressori dell’ordinanza saranno multati con sanzioni amministrative (comprese tra un minimo di 25 ed un massimo di 500 euro), fatto salve ulteriori sanzioni penali nel caso in cui “i trasgressori rifiutino di cessare il comportamento scorretto”. “I divieti dell’ordinanza saranno resi noti attraverso specifiche segnaletiche”, ha precisato il sindaco Tosi che, in riferimento al provvedimento firmato la scorsa settimana contro la prostituzione sulle strade e che entrerà in vigore nei prossimi giorni, ha ricordato “l’imminente posizionamento di cartelli stradali informativi all’ingresso di tutte le 27 strade di accesso alla città
Tema già trattato ma che merita ulteriore considerazione.
Nutro forti dubbi sulla bontà di questo testo. Vago e impreciso è ancora una volta imperniato sulla nozione di decoro che facilmente si presta a strumentalizzazioni.
E’ fortissimo pertanto il rischio di introdurre regole discriminatorie (solo chi se lo permettere potrà godere della bellezza della città pranzando in un ristorante sul liston o anche lo studente col suo pranzo al sacco?).
A mio avviso l’ordinanza assume un senso solo se viene incentrata sulla sanzione di chiunque, in qualunque modo, rechi danno ai monumenti storici rovinandoli o semplicemente sporcandoli.
Sarò il primo, se dovesse capitarmi, a ricorrere in giudizio per accertare l’indecoroso atto masticatore di un panino al prosciutto privo di residuo sul suolo pubblico…!
Attendiamo comunque evoluzioni e l’attuazione per pronunciarci definitivamente.
Ps. Sembrerò bigotto ma a il mio senso del decoro è ben più offeso nel vedere le mutande (o peggio) della gente che passeggia per strada piuttosto che una briciola di pane contesa tra due uccellini… Con ciò non voglio propsettare sanzioni per culi all'aria ma solo riportare la discussione sui binari della ragionevolezza.