“…ho fatto quello che ho potuto: scrivendo, parlando, spiegando. Ho fatto poco, lo so. Purtroppo, a causa di viaggi all'estero, non sono riuscito a condurre due eventi che i promotori del referendum mi avevano proposto (entrambi in Veneto, il primo con i sindaci e un'altra con Melandri-Prestigiacomo). Ma ho firmato, e ho fatto in tempo ad accorgermi dell'accidia politica che è calata sull'Italia. Solo i duelli e gli scontri ci entusiasmano; e lo schieramento, spesso fazioso, dietro a uno o contro a un altro capo e la sua banda. La storia - certo - aiuta a capire questo atteggiamento. Ma qualche volta ho l'impressiono che questo sia un Paese di sudditi, non di cittadini (come amava ripetere Montanelli, addolorato). Bisogna dare atto alla Casta politica di aver prodotto un capolavoro: nauseare la nazione a tal punto, che nessuno vuole saperne niente. Ti sei mai chiesto perchè, davanti alle notizie documentate di sprechi della amministrazioni locali (dai viaggi assurdi alla moltiplicazione delle società controllate di cui parlava Sergio Rizzo sul "Corriere - Economia" di lunedì) nessuno insorga? Per lo stesso motivo. Nausea, stanchezza, senso d'impotenza. Se non riusciremo a raccogliere quelle 500.000 firme sarà doveroso ammetterlo: la Casta ha vinto, ed è inutile lamentarsi.”
Beppe Severgnini da Corriere della Sera ITALIANS
Più volte in questo blog è stata presa in considerazione la partecipazione politica dei cittadini e la loro rappresentatività nelle istituzioni che contano (il parlamento!). Vorrei aprire una parentesi nelle discussioni che hanno animato il blog e presentarvi una provocazione anzi un invito alla partecipazione che riguarda il referendum sulla riforma elettorale: riforma che reintrodurrebbe un sistema simil-maggioritario e che eviterebbe la proliferazione di partiti e partitini come è stato fin dall’inizio della seconda repubblica! Penso che questa frammentazione, oltre a provocare l’instabilità del sistema politico italiano, sia una delle cause dell’allontanamento dei cittadini dalla vita politica del nostro paese. Non è mia intenzione riesumare vecchi miti (avendo accusato qualcuno di farlo in uno dei miei commenti!!) ma certo a volte mi chiedo perché non ritornare in un panorama politico “dominato” da partiti veri, che avevano la capacità di coinvolgere veramente le masse (comunisti, democristiani,socialisti, popolari… ora non importa!) invece di assistere ad uno svilimento come quello degli ultimi anni (nessun rancore nei confronti del partito dei pensionati, di bobo craxi, della mussolini, di mastellla sia chiaro!). Certo qualcuno potrebbe ribadire il fatto che proprio quei “partiti forti” hanno portato allo scandalo tangentopoli dei primi anni novanta… ma alla luce delle ultime intercettazioni più o meno abusive sotto sotto non mi sembra che gli interessi economici siano estranei ai partiti d’oggi! Un passo avanti forse si sta facendo con la fusione dei due maggiori partiti dell’Ulivo nel Partito Democratico… sono fiducioso… chissà che in un prossimo futuro si possa giungere ad una svolta nella conduzione della politica italiana! Ammetto che la mia utopia è quella di vedere anche in Italia una sorta di bicamerale, stile Grosse Coalition tedesca!!! , che metta da parte gli inutili particolarismi di bandiera e di partito e sia in grado di riportare il nostro paese tra i primi posti in Europa (in Germania ci stanno riuscendo…perché non sperare!). Ma per evitare che la mia utopia rimanga tale… in primo luogo deve essere indetto il referendum elettorale e ognuno di noi dovrebbe contribuire a raggiungere le 500mila firme necessarie, mettendoci anche la propria! Purtroppo i nostri tg erano troppo impegnati a dare risalto alla scarcerazione della Hilton (!!!) e pochi servizi vengono dedicati a questa iniziativa che pure dovrebbe interessare unilateralmente gli elettori! Peccato!!!almeno noi un minuscolo contributo tramite la pubblicizzazione sul blog speriamo di darlo!
Che cosa succederebbe al sistema politico italiano
se venisse approvato il referendum?
L’approvazione del referendum produrrebbe un radicale rinnovamento dell’attuale sistema elettorale – e, attraverso quello, del sistema politico – in grado di assicurare all’intero contesto politico più trasparenza, agli schieramenti più unità, ai cittadini più opportunità di spendersi per far valere le proprie capacità e meriti. L’eliminazione del frazionismo e dello sbriciolamento della rappresentanza, garantirebbero una ristrutturazione profonda del sistema dei partiti. I quali sono sempre più avvitati su se stessi e stentano ad operare qualsiasi ricambio. Selezionano le proprie classi dirigenti in base a criteri poco trasparenti che spesso non hanno nulla a che vedere con il merito, le capacità o la passione disinteressata.I partiti, inoltre non riescono a realizzare l’unità negli schieramenti, con una strisciante, continua guerra di posizione ed uno scontro di paralizzanti veti incrociati, all’interno delle coalizioni. I partiti sono divisi e l’attuale legge elettorale ha ancor più esasperato le tendenze alla divisione e alla frammentazione.Tutto ciò è un freno per il cambiamento e impedisce di realizzare politiche ambiziose che migliorino effettivamente la nostra qualità di vita di cittadini comuni. L’auspicio è quello di partiti aperti, sensibili ai flussi di novità che provengono dalla società e più capaci di resistere alle pressioni degli interessi consolidati.Partiti responsabili, capaci di realizzare obiettivi, di innovare, di inventare il cambiamento.Partiti dinamici, che non cedano alla tentazione di ripiegarsi su se stessi, di diventare oligarchie autoconcluse sorde al futuro.Per ciò crediamo che ci sia un modo migliore di scegliere i parlamentari, evitando cosi’ che centinaia di essi siano nominati per grazia ricevuta da chi già è stato eletto.Per ciò crediamo che gli attuali partiti debbano rimettersi in gioco e reinvestire le proprie tradizioni in qualcosa di più grande e di più coeso: soggetti unitari che si candidino guidare il Paese, impiegando il proprio tempo nella realizzazione degli obiettivi promessi.
tratto da REFERENDUM ELETTORALE.ORG
5 commenti:
mi dispiace teo..ma quando si dicono cose interessanti sono poche le persone che sanno intervenire ..lo avevamo detto che non sarebbe stato facile!!!
è l'ennesima testimonianza, purtroppo, che il disfattismo che caratterizza molti dei nostri commentatori è imperniato di luoghi comuni. Pertanto un elemento nuovo e dissonante che contraddice chiaramente la tesi dell'impotenza del popolo non può che suscitare afasia dettata dallo stupore. Mi auguro che sia solo quello che impedisce il prolificarsi di commenti perchè, sinceramente, una parte di me, piuttosto cinica, nutre perfino forti dubbi sul fatto che si conosca la materia trattata... siamo certi che si sappia cos'è un referendum? bah... un mio, molto stimato, ex professore diceva: "popolo bue, non capite niente..."
Mi si contraddica, chiedeò più che volentieri venia...
ma va' a far da maiar chef!!!!!!!!
ma il tuo professore magari era uno stalliere o che ne sò un mezzo bacano.
popolo bue.... ma che ooooooooooo???
popolo bue...?!?!?!?!?!?!?bue o buel??? non è che si era sbagliato
POPOLO BUEL............
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