20 settembre 2009

Il parcheggio a Verona

Tratto da www.fratellipolemici.blogspot.com

Aspettando che l'Uomo si decida a ridurre gli autoveicoli in circolo nelle strade, o che per lo meno ne migliori/cambi la tecnologia o le modalità per far diminuire traffico, smog ed inquinamento acustico, ci troviamo e ci troveremo sempre di fronte al grosso problema del parcheggio. Trovare un posto auto, soprattutto nei centri abitati, è spesso una problematica non indifferente, specie nelle serate ricche di eventi e manifestazioni.

Sul sito del Comune di Verona è possibile trovare un aggiornamento in tempo reale sulle disponibilità dei vari parcheggi nella città di Verona. Utile direi. Alcuni di questi sono liberi, la maggior parte a pagamento. Se a questi aggiungiamo i posti che si trovano direttamente per le vie della città sembrerebbe plausibile credere che ci sono parcheggi a sufficienza per far fronte alla richiesta di cittadini e turisti.

Peccato che girando per le vie del centro, zona via Valverde-via Marconi, ci si renda conto che la questione parcheggio è tutt'altro che la descrizione di un semplice flusso di macchine uscenti ed entranti, senza attese, senza soste in doppia fila.




Ho notato che non esistono, o quando esistono vengono poco usate, aree di carico-scarico vere e proprie per trasporto merce. E' così che spesso e volentieri mi sono ritrovato di fronte a scenari di questo genere:


Chi volesse segnalare "parcheggi selvaggi" come quelli che vedete in queste foto scriva pure a fratellipolemici@gmail.com inserendo nome, provenienza (quartiere, borgo, paese) e foto. Se le partecipazioni saranno molte credo ci possano essere le condizioni per fare reclamo al comune di verona.

L'arte dissacrante

Tratto da www.fratellipolemici.blogspot.com

Un articolo apparso sulla versione online de "L'Arena", dal titolo "Tosi contro il dipinto di Veneziano - «Un'opera chiaramente blasfema»", mi ha fatto riflettere ancora un po' sulla tematica arte-satira-censura.

Dopo la denuncia contro Paunescu, il sindaco di Verona Flavio Tosi ritorna all'attacco delle arti oltraggiose e questa volta, vittima delle sue critiche, è stato il quadro definito "blasfemo" di Giuseppe Veneziano. Il quadro rappresenta la Madonna e Gesù bambino, che però viene dipinto con i tratti somatici di Hilter. Non a caso il titolo dell'opera è "La Madonna del Terzo Reich".

Veneziano ha sempre dipinto con questa vena ironico-provocatoria ed ha spesso rappresentato personaggi storici del presente e del passato in ambiti di fede e non.
Tosi, però, non ha gradito il cattivo gusto del pittore e ha esternato il suo disappunto parlando di "un'opera blasfema", "un'opera che offende la religione cattolica". Se fosse dipeso da lui, quel quadro sarebbe stato coperto, censurato.

Ma quindi mi e vi chiedo: quando è giusto censurare l'arte? Sia essa musica, cinema, pittura, poesia, satira ecc...

Io credo che non si debba mai censurare quando l'opera rappresenta l'elaborazione critica di un fatto, personaggio o di un'ideologia. L'arte, fin dai tempi antichi, ha sempre fatto emergere i tabù della società spalancando le porte alla libertà di espressione.

Aforismi sull'Arte...

Albert Camus:
L'arte contesta il reale, ma non vi si sottrae.
Paul Gauguin: L'arte è o plagio o rivoluzione.
Ugo Foscolo: L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.
La satira è una forma libera del teatro che storicamente e culturalmente
, ricorda Luttazzi," risponde ad un'esigenza dello spirito umano: l'oscillazione fra sacro e profano"

4 settembre 2009

Tosi se la prende per una battuta

Bufera al Lido di Venezia per la sceneggiatura voluta da Bobby Paunescu per il suo film "Francesca".

Il lungometraggio racconta la storia di Francesca, una ragazza di Bucarest piuttosto idealista che sogna di aprire un asilo per bambini emigranti in Italia. E' così che la protagonista si scontra con il mondo dei pregiudizi e degli stereotipi all'italiana che circolano, oramai, con un vigore sempre crescente.

"E quello st... del sindaco di Verona che ha dichiarato la città libera da romeni?", questa la battuta incriminata, fonte di tanto dibattito e motivo di querela bell'e buona da parte del sindaco Flavio Tosi stesso al regista Paunescu.

Ora, io mi chiedo, se una persona viene condannata per propaganda di idee razziste contro gli zingari (vedi "Confermata condanna a Flavio Tosi"), se, dopo l'assassinio della Reggiani, nel 2007, questa stessa persona sostiene in tv (Porta a Porta) la necessità di limitare gli ingressi dalla Romania e di facilitare le espulsioni dei romeni e se, ancora, sempre la medesima persona si addossa la divisa del difensore dei veronesi contro gli stranieri (bandi Agec in primis), siano essi comunitari che extracomunitari, come è possibile che questa persona possa pretendere di non essere criticato da quelle persone che non condividono il suo operato?
C'è chi lo fa scrivendo (fratellipolemici per esempio), chi lo fa parlando (Travaglio per esempio), chi lo fa protestando alle manifestazioni pubbliche e chi lo fa mettendo una battuta colorita in bocca ad un personaggio di finzione in un film di finzione (Paunescu per l'appunto).


Per carità, la giustizia farà il suo corso e chi ha sbagliato pagherà, come a me, però, piacerebbe paghi anche Flavio Tosi per la sua condanna.

Voi cosa ne pensate?

da www.fratellipolemici.blogspot.com