7 settembre 2007

Il vero cambiamento!

di Enrico Giardini (L'ARENA)


L’avevano chiamato «Il vero cambiamento!». È il programma della coalizione di centrodestra — Lega Nord, Lista Tosi sindaco, Alleanza nazionale, Forza Italia, Udc — presentato in campagna elettorale dall’allora candidato e poi eletto sindaco Flavio Tosi, che l’ha ora sottoposto ai consiglieri comunali. Il documento con le linee programmatiche, con opere e i progetti da realizzare nel corso del mandato amministrativo, dovrà essere votato in Consiglio (la prima riunione post ferie dovrebbe essere giovedì), eventualmente emendato.
I punti cardine, si dice in premessa nel documento, sono «una strategia socio-economica che tuteli e aiuti in primis i veronesi; il coraggio delle scelte da operare per rilanciare la città; la passione per mettere in moto l’entusiasmo e la partecipazione; l’amore per Verona e per i suoi cittadini». Ma ecco i punti salienti del programma. Sulla sua attuazione i veronesi valuteranno se «Il vero cambiamento!» sarà avvenuto o meno.
FAMIGLIA. È il tema ritenuto centrale per l’amministrazione. La maggioranza di centrodestra s’impegna fra l’altro a istituire un contributo economico per i nuovi nati, cittadini italiani e con i genitori in possesso di adeguati presupposti di residenza sul territorio comunale. Altro punto, istituire un servizio Numero verde Sos Infanzia, per tutelare i minori, in particolare stranieri, sfruttati e costretti all’accattonaggio. Lo sportello della famiglia è un’altra iniziativa in cantiere, oltre a definire apposite convenzioni con cinema, pizzerie, teatri, parchi tematici per organizzare serate a cadenza settimanale economicamente accessibili.
CASA. L’Agec ha già modificato il regolamento del bando di concorso regionale per assegnare case popolari, dando la precedenza, nel punteggio, ai cittadini residenti nel Comune di Verona e alla coppie anziane. Sul fronte casa, il principale impegno della giunta Tosi è però quello di diminuire l’aliquota dell’Ici (Imposta comunale sugli immobili) sulla prima casa, per arrivare progressivamente a eliminarla. Il programma prevede fra l’altro un piano pluriennale di locazione a lungo termine, favorendo la partecipazione dei costruttori privati ai programmi di locazione a canone convenzionato.
SERVIZI SOCIALI. L’amministrazione Tosi intende privilegiare negli interventi di sostegno le donne sole con figli a carico, anziani in difficoltà, portatori di handicap e bambini, tutelando in primis i cittadini italiani residenti a Verona.
Sul versante dei cittadini extracomunitari, la linea (espressa citando un articolo di Magdi Allam) è quella di far rispettare le regole in vigore nel nostro Paese e di promuovere anche una cultura dei doveri, oltre che dei diritti, controllando di centri di aggregazione, come laboratori di kebab e phone center (controlli già attuati, presente il sindaco stesso). Negozi che possono essere considerati a rischio e che, si dice nel programma di Tosi che punta su sicurezza e ordine pubblico, "creano quell’alone di negatività che poi reca danno in primis proprio a quegli extracomunitari regolari che hanno accettato un’integrazione".

La mia riflessione:

La giunta Tosi si é imposta una certa rotta e di certo la sta mantenendo. Per quanto sia contrario devo ammettere che per lo meno il nostro Flavietto è stato di parola e sta bene o male svolgendo tutto ciò che in campagna elettorale aveva dichiarato di voler fare.


Detto questo non si può lasciare passare delle decisioni e delle trovate che nulla hanno di democratico e libero (termine molto caro agli amici padani)!

Ad esempio:

"L’Agec ha già modificato il regolamento del bando di concorso regionale per assegnare case popolari, dando la precedenza, nel punteggio, ai cittadini residenti nel Comune di Verona e alla coppie anziane."
"L’amministrazione Tosi intende privilegiare negli interventi di sostegno le donne sole con figli a carico, anziani in difficoltà, portatori di handicap e bambini, tutelando in primis i cittadini italiani residenti a Verona. "

Questo, brevemente, significa discriminare! Perchè i cittadini Veronesi dovrebbero avere vantaggio su cittadini stranieri regolari (e cioè che LAVORANO per lo Stato Italiano o per privati Italiani)?? Perchè a parità di reddito, di figli, di condizione sociale dovrebbero avere precedenza cittadini veronesi non lo capisco, o meglio lo capisco, ma non lo digerisco! Ancora una volta si privilegia la FORTUNA di essere nati in un posto piuttosto che in un altro e si dimentica la tanto acclamata MERITOCRAZIA! Desolato, non condivido chi vuol far passare l'idea che Veronesi siano meglio di altri per principio!