12 giugno 2007

"...è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra..."

E’ il mio primo contributo a questo blog ma non posso esimermi dal calarmi velocemente tra i “fuochi della battaglia”, fortunatamente solo dialettica , perché i temi affrontati nei precedenti post fanno certamente riflettere.
Mi ha colpito molto l’ormai popolare “Anonimo” dell’8 Giugno che con il suo lungo contributo ci ha edotto e condotto ad una nuova realtà o quanto meno ad una nuova prospettiva del mondo.
Il mio intento non è quello di ricalcare le sue modalità espositive ne i suoi intenti “formativi”.
Mi limito a carpire ed analizzare, da quell’intervento, i punti salienti che sono indubbiamente lo zoccolo duro del pensiero politico di molti italiani.
Sono fermamente convinto che qualsiasi realtà vada analizzata a partire da fatti, dati concreti che permettano di comprendere la fattispecie problematica in questione.
Attraverso una successiva analisi e discussione e poi possibile proporre e prospettare soluzioni (tutt’altro che univoche e certamente efficaci) per risolvere il problema.
Partendo da questa premessa vorrei che da parte di noi giovani ci fosse lo sforzo di affrontare i problemi senza pregiudizi favorevoli o sfavorevoli che siano.
(Per capirsi meglio : se avvenisse uno sgombero di un campo nomadi le reazioni politiche immediate sarebbero una censura della “polizia fascista” dall’estrema sinistra, e un atto di valoroso impegno per la tutela della sicurezza cittadina per l’estrema destra)
Come non esiste a priori il buono ed il cattivo, così non si può dire ciò che è giusto o sbagliato.
La forza delle parole ci consente di mediare le nostre opinioni attribuendo a delle scelte aggettivi come opportuno, adeguato, efficace, efficiente… etc…
In questo modo si potrebbe facilmente evitare di cadere nei più banali schemi ideologici e politici: è possibile dunque evitare di etichettare come di destra o di sinistra…?
(cfr. il grande Gaber e la sua “Destra e sinistra”)

Usciamo dagli schemi che ci hanno costruito addosso!!
La sicurezza non è una prerogativa esclusivamente di destra, come la tutela delle minoranze non è solo di sinistra e così si potrebbe proseguire oltre.

Esistono quindi pensieri politici, idee e programmi. Forse è proprio da ciò che si dovrebbe partire (ma mi pare che in questo senso la chiarezza del sito sia ineccepibile).

Parte dell’invettiva a cui faccio riferimenti tratta poi di TRADIZIONE o meglio della sua tutela.
Sono pienamente concorde con lui/lei nell’intento di preservare e custodire gli innumerevoli tesori della nostra storia ma perché ciò deve essere in qualche modo contrapposto al “DIVERSO” ?
Non mi dilungo nell’illustrare la pochezza, mi auguro solamente lessicale, nell’utilizzare il concetto di punizione come deterrente al soverchiamento dei valori della tradizione.
Da sempre l’evoluzione dei popoli è avvenuta attraverso la mediazione dialettica tra due parti anche fortemente contrapposte.
Hegel sintetizzava la storia in tesi, antitesi e sintesi ovvero finale superamento della contrapposizione non attraverso l’affermazione di una delle due teorie bensì un accorpamento mediato di esse.
L’evoluzione del mondo è indubbiamente corrispondente a questo schema.
L’affermazione di sé come singolo o popolo, trova però il suo naturale limite nel riconoscimento dell’altro.
Solo attraverso il riconoscimento dell’altro è così possibile tutelare perpetuamente se stessi!
In altre parole solo riconoscendo che l’altro e diverso da noi ed ha eguali diritti ai nostri ci sarà sempre possibile vedere i nostri diritti riconosciuti e tutelati.

I deboli non periscono sempre! (cfr. Ebrei, Armeni,…. E guarda un po’ chi si vede… gli Ariani che intorno al X sec sono sopravissuti all’orda islamica…)
Venendo all’attualità posso aggiungere che i cinesi “hanno già invaso l’occidente”!
Se non avete visto orde barbariche cavalcare mustang impugnando lunghe spada beh… non preoccupatevi , non ci hanno invaso in quel senso… (è poi tanto distante dall’immaginario collettivo? Maledetti politici demagogici…)

L’economia cinese cresce a ritmi vertiginosi e si può tranquillamente affermare che non vi sia nazione che possono o potranno reggere la sua capacità evolutiva.
Lo sviluppo cinese è scaturito da manovre politiche improntate proprio all’arricchimento di cinesi ma al pari di esso, soprattutto in questi ultimi anni, si è dovuto rispondere alle nascenti istanze sociali.
La Cina, e con essa il mondo che dipende in parte dalle sue decisioni, si trova ad un crocevia fondamentale:
economia alle stelle, crisi energetica latente, emergenza ambientale già scoppiata, 900 mln di contadini che muoiono di fame nelle campagne.
(Giusto per far capire che hanno anche loro dei bei problemi che hanno però capito di dover affrontare…-cfr. Legge sulla proprietà -Marzo2007)

Di che strumenti dispongono l’Europa e l’Italia per confrontarsi con questo colosso?
Esiste un piano politico-giuridico denominabile società internazionale che costituisce il tavolo di trattative di questo genere.
L’occidente e tutto il mondo vive trascinato dalla Cina ed è solamente per questo che non sono stati attuate politiche di incentivo al riconoscimento dei diritti umani in Cina.
Perché non bloccare l’investimento tecnologico ed economico in Cina in luogo di un innalzamento dei diritti lavorativi se non per mero intento lucrativo occidentale?
In pratica è evidente l’interesse di mantenere al minimo il costo del lavoro, qui e in altri paesi, con l’inevitabile rinuncia ai diritti fondamentali dei lavoratori e l’altrettanto sistematico guadagno degli investitori (magari proprio quei nazionalisti orgogliosi di esserlo).

Per concludere mi sento di sottolineare che ciò è frutto di una mia riflessione e documentazione e che premesso la mia attitudine fortemente dialettica non aspetto altro che vostri contributi.





Ps: vi serve che vi dica cosa ne penso dei grandi pensieri seppur utopici...? Il mio nome dice tutto...





Un saluto a voi Chef Quijote

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordissima sul discorso politico..( e anche su tutto il resto ovviamente)e colgo l'occasione per sottolineare come a differenza di alcuni commenti a post precedenti mi sembra (cmq andrò a controllare)di non aver mai preso in considerazione il discorso politico in senso stretto come invece qlc accusava.. quello di cui abbiamo parlato sono più che altro prese di posizione rispetto ai temi della diversità..non ho mai insultato per intendersi "gli imprenditori con le macchinone"..

Anonimo ha detto...

SOLO PER DANIELE!!!
ma secondo te il titolo del libro di Todescan... Metodo Diritto Politica... Non ricalca lo schema triadico della filosofia di hegel?!
Chiedo umilmente perdono a tutti i visitatori del blog ma avevo bisogno di sfogare questa turba mentale che mi perseguitava dai tempi delle lezioni di dottrine politiche!

Anonimo ha detto...

solo per il teo!!!!!
Avevo anch'io quel libro..ma non mi è mai venuto in mente.....
e fatti meno pere!!!!

Anonimo ha detto...

mi associo.. solo per il teo!

Alain ha detto...

Sono d'accordo con te! Ma ricorda che la Nutella é di sinistra, Gaber insegna! ihihihih..(che mondo sarebbe senza Nutella!)

Anonimo ha detto...

ecco a proposito sollevo ulteriori dubbi e osservazioni...
non per polemizzare sul fatto che possa essere di sinistra bensì sulla bontà della nutella!!!
mio caro alain, prometto un post informativo sul mio blog (che in materia se ne intende) che ti ridimensionerà, e di molto, la nutella. Vuoi scomettere?

Alain ha detto...

Ti do una mano... http://www.cibo360.it/alimentazione/cibi/dolci/nutella.htm

Anonimo ha detto...

vedo che sei consapevole.. bravissimo

jonny pesce ha detto...

bravo.....bravo.....

jonny pesce ha detto...

anche per me gabel è stato un maestro di vita, senza di lui ora..... ma ci elo sto gabel??